II Quali isometrie del piano conosciamo?
II-1 Riflessione rispetto alla retta r
III-2 Punti fissi per una isometria
III-3 Isometrie con tre punti fissi
III-4 Isometrie con due punti fissi
(Possiamo quindi scrivere questa serie di composizioni semplicemente come , cioè omettendo le parentesi.)
allora si può ricavare x moltiplicando (a sinistra) per l'inverso di f in questo modo
da cui segue
d(A,P) = d(A,f(P))
Questo significa che il punto A appartiene all'asse del segmento P f(P) (cfr. Asse ). Lo stesso ragionamento porta a concludere che il punto B appartiene all'asse del segemento P f(P). Ma allora l'asse del segmento P f(P) è proprio la retta r.d(A,P)=d(f(A),f(P))=d(A,P')
e quindi (cfr. Asse ). Consideriamo la riflessione . Questa isometria si comporta in questo modo sui tre punti che stiamo considerandoQuindi quando componiamo f seguita da , l'isometria si comporta in questo modo sui punti A e P:
Quindi è una isometria con almeno due punti fissi, e ricade perciò in uno dei casi precedenti.
e questo non può essere il caso nostro, in quanto f ha un solo punto fisso, mentre ne ha infiniti (vero?).
Siccome le rette r e s passano entrambe per A, siamo nel caso in cui la composizione di riflessioni è una rotazione di centro A.
quindi P è un punto fisso per . Questo significa che siamo in una delle casistiche già viste, ovvero una delle seguenti:
È facile osservare che g è una isometria che inverte l'orientazione e che ha come punto fisso P. Il fatto di avere (almeno) un punto fisso significa che g può essere solo l'identità, una riflessione o una rotazione (cfr. Un:Punto:Fisso ). Il fatto di invertire l'orientazione riduce ulteriormente le possibilità: g può solo essere una riflessione rispetto a una retta r passante per P. Quindi
da cui
L'ultimo sforzo consiste nell'osservare che se s e t sono due qualsiasi rette perpendicolari passanti per H si può scrivere
La scelta di queste s e t è completamente arbitraria (purché si scelgano due rette perpendicolari passanti per H), possiamo allora sceglierle in modo che s sia parallela a r (e in questo caso t è perpendicolare sia a s che a r).
Essendo s e r due rette parallele, allora è una traslazione di vettore e questo vettore è perpendicolare a s e r, cioè è parallelo a t. Quindi
con t e paralleli.